CantinaSituata all’interno delle mura di Maiolati Spontini in uno antico edificio risalente al XV secolo è caratterizzata da una storica canale* dove un tempo molti contadini del luogo erano soliti portare le uve per la pigiatura tradizionale. Si sviluppa in tre locali adiacenti in pietra e presenta grotte in tufo come in tutti i sotterranei dell'intero borgo medievale.
* come da foto sopra Brevi cenni storici. Terra di origine antiche, a lungo contesa da Bizantini e Longobardi, dal 1219 nominata Magnolati e castrum almeno dal 1283. Sulla sommità di un dolce poggio protetto dalla figura imponente del Monte San Vicino, il Castello di Maiolati entra nella storia del XIII secolo, territorio del Contado di Jesi. La selva cedette all’opera dell’uomo ed iniziò a coltivarsi pure la vite. Uomo e natura, intersecandosi, vedevano crescere i frutti del lavoro e delle stagioni. La vigna si era insediata sul poggio, ben curata dagli antichi maiolatesi che parteciparono, come tutto il territorio, alle lotte tra Guelfi e Ghibellini, e questi ebbero buon albergo a Maiolati. Guerre, tumulti, instabilità avevano lasciato tracce profonde e ciò fu da humus alla diffusione di tendenze ribellistiche miste ad atteggiamenti ereticali. Ed ecco i Fraticelli insediarsi al Castelli di Maiolati, loro punto di riferimento nella Marca di Ancona. Arrivò l’inquisitore San Giacomo della Marca, nel 1428 il Castello fu distrutto ed arsero i roghi. Il destino di Maiolati si confonde poi con quello dei Castelli assoggettati nel Contado di Jesi, sotto l’egida papalina. Ciò non ha impedito la nascita e la gloria del grande compositore Gaspare Spontini che dal poggio natio conquistò l’Europa tra i secoli XVIII e XIX . Il castello orgogliosamente se ne fregia ora nel nome: Maiolati Spontini. Dunque Terra di ribelli e di geni musicali che il buon vino ha alimentato ed alimenta. |
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OPPEDDENTRO
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